Testi di approfondimento
DISCORSO DI APERTURA DEL "SOLSTIZIO D'INVERNO" 2025
Stiamo vivendo un momento di estrema difficoltà in questa transizione di era, che crea molta sofferenza e frustrazione. Sappiamo che il corpo dell'umanità costituisce un insieme collettivo, che la separazione tra continenti, nazioni e tra i popoli della terra è una condizione esterna transitoria, riguarda la forma, non l’essenza: le frontiere sono illusorie, esistono solo nella mente di politici, filosofi e scienziati a cui mancano i principi dell'unità, ancora ancorati ad uno spirito competitivo dove la vita prospera solo grazie alla sopravvivenza del più forte, cosa peraltro biologicamente già sconfessata dalla scienza.
Se vogliamo superare questa visione obsoleta del mondo dovremo andare noi stessi al centro dell'unità, ristabilendo un equilibrio sociale nel nostro piccolo ambiente, in modo che la somma di molti ambienti sociali porti a una generazione in grado di vedere le cose così chiaramente che non sarà più la ‘legge della forza’ ad imporsi ma la ‘forza della legge’, dapprima umana, poi universale, l’ineludibile espressione della divinità.
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Un sistema sociale giusto non esiste ancora nell’umanità perché ancora non c’è vero amore nell’umanità. Esotericamente invece, interiormente, esiste un’unità d’intenti in tutti gli esseri, ed è un’unità di sintesi che si trova nel cuore ed è da qui che deve partire l’impulso creativo per trasformare radicalmente la società.
È il senso dell’Amore che apre le porte dell’intelligenza e della comprensione che ci porterà a risolvere i nostri problemi.
Ogni problema umano non pertiene solo al IV regno ma coinvolge anche la Gerarchia, Shamballa e il nostro sistema solare perché l’umanità è un chakra planetario allo stesso modo in cui il nostro pianeta è un chakra sistemico e tutto è olograficamente partecipe del Regno di Dio. Ma per iniziare a comprendere il Regno di Dio dobbiamo prima comprenderci tra noi. Perché non ci comprendiamo?
Perché viviamo molto superficialmente, identificati nelle forme, che sono molto diverse tra loro e ci illudono di un senso di costante separatezza, dimenticando che lo scopo che anima qualsiasi essere, indifferentemente da razza, genere, appartenenza sociale, culturale, economica, nazionale, religiosa, politica, sessuale è il medesimo e partecipa ad un Proposito maggiore.
L’unicità dell’individuo, libero di osservare il mondo dal suo unico punto di vista, è il suo prezioso contributo alla Verità, alla Bellezza e al Bene se non si cristallizza nelle divergenze superficiali e fissa il suo sguardo al centro, dove esiste l’unità di scopo, che è radicata nel cuore di ognuno.
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La differenziazione settenaria che anima la diversità del mondo, la sua vera ricchezza, non è lo scopo di una divinità che vuole “conoscere sé stessa”? In tutte le sue espressioni alte e basse, attrattive e repulsive, sapendo che la repulsione è resistenza, conscia o inconscia, alla Legge di Attrazione, la Legge cosmica di Amore che realizza l’unità di coscienza.
La polarità non ha lo scopo di far nascere attrazione tra i poli? Di generare Luce attraverso la loro reciproca armonia? Di sperimentare un Amore che include progressivamente differenze sempre maggiori? Di ricostruire quel sacro Graal che contiene il sole o, come nell’arte del Kintsugi, di ricomporre tutte le fratture del vaso con l’oro della coscienza? Di gettare ponti tra rive separate? A chi spetta questo meticoloso lavoro di ricostruzione?
Rispondiamo con le parole del Maestro DK: “L’opera di ricostruzione spetterà agli uomini e alle donne intelligenti di buona volontà, e sarà loro compito ristabilire una vita nuova e felice per l’umanità, ed è per loro che scrivo (…) per coloro che hanno in cuore la buona volontà per tutti gli uomini e che, grazie ad essa, vogliono fare la loro parte per apportare al mondo pace e tranquillità, una pace basata su valori più certi che in passato, e su una progettazione più solida. In ultima analisi, non è per la pace che operano gli uomini di buona volontà, ma per la crescita dello spirito di comprensione e di cooperazione; soltanto questo sarà abbastanza forte da abbattere le barriere razziali, sanare le ferite della guerra, e costruire una nuova struttura mondiale adeguata alla richiesta intelligente delle masse.” (Esteriorizzazione della Gerarchia, p.366)
Lo Spirito Cooperativo è il segreto di tutte le relazioni e parte da ciascuno di noi là dove la Vita ci ha posto. Possiamo formare dei nuclei sacri di persone semplici e amorevoli, che siano in grado di polarizzarsi in alto, riconoscendo il valore delle cose materiali che ci circondano, ma sapendo elevarsi al di sopra di esse, concentrando l’attenzione al centro di ogni problema e al centro di ogni essere umano per vederli nella loro propria natura e ricchezza multidimensionale, con lo sguardo sintetico e unificante che la mente analitica sola non può restituire perché Saint Exupery direbbe: “non si vede bene che col cuore”, noi parafrasando Anglada diciamo che quando la mente e la sensibilità del cuore sono unite sorge un punto neutro nella coscienza dell’essere umano, che lo porta ad iniziare un nuovo ciclo di valori psicologici nel quale non c’è né dominio della mente, né della sensibilità, perché esiste un perfetto equilibrio che sprigiona nuova luce nella coscienza, esattamente come con la luce fisica, che appare solo quando il polo positivo e quello negativo sono equilibrati.
Lo spirito di cooperazione e un rinnovato impulso spirituale saranno la nostra guida in questa ricerca alchemica di equilibrio tra polarità, animata dalla buona volontà umana di comprendere, sapendo che non ci sono problemi e condizioni che non possono essere risolti con la volontà di bene.
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Come sappiamo in questo momento di passaggio di era è attiva una energia di 1° Raggio che impatta direttamente sulla terra con lo scopo di scuotere l’intera struttura psicologica dell’essere umano, portandolo a grandi determinazioni di natura cosmica e rendendolo capace di vivere la sua vita nelle “fertili terre dell’insicurezza”, terre dove la personalità umana perde i suoi consueti appigli rassicuranti, ma dove l’anima può seminare la sua eterna unità di luce e amore, che darà ambienti sociali completamente rinnovati, dove la lo spirito di cooperazione fiorirà nella consapevolezza della fratellanza come condizione intrinseca alla natura umana stessa, non conquistata dunque come ‘altro da sé’ , ma semplicemente rivelata ‘in sé’.
Come già ricordava il Maestro Tibetano nel secondo dopoguerra a proposito della ricostruzione di un nuovo mondo, e sono parole assolutamente attuali alla situazione odierna: (…) Non sarà facile. Le energie spirituali che saranno liberate provocheranno inevitabilmente un’opposizione. L’egoismo e l’odio, con i loro effetti secondari di cupidigia, crudeltà e nazionalismo, non sono morti né moriranno per lungo tempo ancora. Nel mondo del dopoguerra queste condizioni dovranno essere ignorate; e il nuovo gruppo di servitori del mondo e gli uomini e le donne di buona volontà dovranno operare insieme per un’educazione illuminata, per una vita economica di cooperazione, per i giusti rapporti umani in tutti i settori dell’esperienza umana, per un’attività politica corretta, per il servizio disinteressato e per una religione mondiale che ristabilirà il Cristo al Suo posto legittimo nel cuore degli uomini "(…). (Esteriorizzazione della Gerarchia p.486)
Buon lavoro a tutte e tutti dunque!
Possano gli uomini di buona volontà incontrarsi ovunque in spirito di cooperazione e
“POSSA LA COOPERAZIONE RIVELARE LO SPIRITO DI FRATELLANZA SULLA TERRA”
DISCORSO DI APERTURA DELLA
FESTA "RINASCITA" DEL 12/04/2025
La Pasqua è legata alle note del «passaggio» e della «resurrezione». Noi oggi viviamo in un’epoca di grandi «terremoti». Il terremoto, ci viene detto, è un’energia di cambiamento che avviene d’autorità tutte le volte che gli uomini fanno resistenza e non si adeguano al Piano Evolutivo. Il terremoto, simbolicamente, per quanto riguarda la coscienza, ci obbliga a costruire una nuova casa, ovvero un “passaggio” ad una nuova forma pensiero con fondamenta anti-sismiche, ovvero basata sui volari etici, l’applicazione quotidiana delle Leggi universali.
Per noi però è difficile staccarci quando siamo stati troppo a lungo in una casa, ma questo attaccamento può condurci alla morte, non tanto fisica quanto della coscienza, con il rischio di fermare la nostra evoluzione, ostinandoci a restare in una casa ormai obsoleta. Sappiamo che il cambiamento non è mai facile e che la nostra mente inferiore, spesso, crea una pericolosa trappola nella quale è facile cadere, cioè ci convince che stiamo operando i cambiamenti mentre in realtà abbiamo solo compreso quello che è necessario fare, senza però essere riusciti a realizzarlo. Questo può avvenire sia a livello individuale che collettivo. Ci rendiamo anche conto che la conseguenza inevitabile della resistenza è la crisi.
Il ciclo costituito dell’Era dei Pesci è ormai finito. Quest’Era è stata una forma-pensiero molto potente che ha condizionato, e che condiziona ancora oggi, molto profondamente la nostra vita. Ci ha portato le religioni ecclesiastiche, la mistica, le grandi ideologie – sia libertarie che totalitarie – che nei loro aspetti positivi hanno donato agli uomini la devozione verso grandi ideali di vita, e nei loro aspetti negativi hanno dato la convinzione che il proprio ideale fosse il migliore e che, in quanto rappresentanti di Dio e del popolo, fosse sempre portatore di una «giusta causa». In sintesi, ci hanno mostrato fino a che punto può arrivare il fanatismo ideologico.
Una forma-pensiero è come una casa. Essa è il nostro mondo, nel quale circolano gli stessi pensieri, gli stessi discorsi, le stesse idee. Quasi nulle sono le possibilità di confronto con punti di vista diversi, e in questo senso gli algoritmi dei social sono l’amplificatore di un pensiero sempre più polarizzato e superficiale. Chi abita in queste case tende a non elaborare più idee nuove, a non riflettere, a non ragionare col proprio intelletto ed a non coltivare più la razionale pratica del discernimento, ma assorbe, facendoli propri, concetti e opinioni altrui conformi alla forma-pensiero in cui è inserito.
Si ripetono così slogan come se fossero degli assunti universali, senza sottoporli alla verifica della realtà. In questo momento di decadenza idee e ideali sono diventati idoli, di cui si è perso il significato originario. I termini «pace», «guerra» e «amore» sono alcuni esempi di questa idolatria.
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La malattia odierna, come ci insegna la Scienza dello Spirito, è sorta in quanto il fallimento di molti di questi ideali ha dato vita ad un ideologismo frustrato che non accetta la propria fine, facendo posto a qualcosa di necessario e nuovo, ma si trasforma nella tirannia delle proprie forme-pensiero, che vengono ripetute in ogni occasione alimentando un fanatismo ideologico che è dilagato tanto da diventare una vera e propria epidemia.
La Pasqua è resurrezione! È guarigione come trasformazione, ossia inizio di una nuova vita e passaggio dalle tenebre alla luce; da ciò che non è reale, ed è frutto di una nostra visione distorta, alla realtà, ovvero alla comprensione di ciò che oggi richiede il Piano Evolutivo; dalla morte o predominio delle forme-pensiero della passata Era dei Pesci, all’immortalità che solo le forme-pensiero create dall’Anima ci possono garantire. Per risorgere, per rinascere però, bisogna prima morire. Se non ci stacchiamo dalle vecchie forme-pensiero non possiamo entrare nelle nuove. Se non cessiamo di pensare e di comportarci come uomini e donne ordinari e partigiani, non possiamo cercare di comprendere il punto di vista della Gerarchia Spirituale e soprattutto il Piano Evolutivo.
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La forma-pensiero della Gerarchia è caratterizzata da una nota fondamentale: quella dell’Amore verso gli esseri umani. Anche l’Amore, però, è una forma-pensiero che si perfeziona nel corso del tempo: non più un amore mistico e romantico, oggi le nuove energie dell’Era dell’Acquario e del 7° Raggio ci invitano a vedere e vivere questo valore in un modo più mentale e scientifico, concependo l’Amore come creazione di possibilità di crescita, cioè la creazione di circostanze che rimuovano tutti quegli ostacoli che impediscono l’evoluzione della coscienza umana.
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Uno dei maggiori ostacoli è la limitazione della libertà umana, sia individuale che collettiva. Perché è così importante la libertà dell’uomo? Perché il libero arbitrio è l’essenza stessa dell’essere umano, è la possibilità di crescere, di evolvere e di riconoscersi come umanità. Senza libero arbitrio non c’è evoluzione. Da sempre la Gerarchia Spirituale ha favorito quelle circostanze che aiutavano la realizzazione delle libertà fondamentali e del riconoscimento dei diritti umani.
A questo scopo Essa ha utilizzato persone e nazioni, più o meno consapevoli, per creare e realizzare questa importante possibilità di crescita della coscienza umana. Dal punto di vista della Gerarchia Spirituale, quindi, tutto ciò che concorre a manifestare queste libertà per sviluppare la coscienza umana è considerato un atto d’Amore. Ogni totalitarismo ed ogni dittatura sono sempre stati considerati nefasti proprio perché impediscono agli uomini di pensare, di parlare, anche di sbagliare e di fare esperienza, ossia di evolvere.
La crisi attuale è determinata proprio dalla difficoltà di passare da una forma-pensiero basata sul totalitarismo e sull’autoritarismo, che ha permeato tutta l’Era dei Pesci, ad un’altra forma-pensiero fondata sul continuo perfezionamento della democrazia, che è la nota dominante dell’Era dell’Acquario.
Perché è così importante la democrazia? Perché essa costituisce il primo passo per arrivare a quella ambita meta della giustizia sociale. La sua realizzazione è oggi nei sogni e nelle speranze di molte persone. Ma sognare e sperare non basta.
Occorre costruire un nuovo ordine sociale che impedisca le ingiustizie. Vedere solo i lati negativi, è proprio degli adolescenti. Le persone mature sanno che la giustizia si può solo costruire con proposte positive e assumendo posizioni responsabili. La strada che la Scienza dello Spirito ci indica per far questo è quella di partire da noi stessi e dalla trasformazione della nostra vita attraverso la conoscenza e soprattutto l’applicazione delle Leggi Universali migliorando notevolmente la qualità della sua vita e anche di quella degli altri.
La conoscenza di quell’assioma fondamentale che recita «l’energia segue il pensiero» ci insegna che tutto quello che immettiamo nello spazio, sentimenti e pensieri, prima o poi si manifesta nella vita sul piano fisico. Se i nostri pensieri sono di piombo – ossia permeati di odio, antagonismo o contrapposizione verso individui, gruppi o nazioni – anche se vengono mascherati con parole di pace, creeranno una società di piombo e alimenteranno la guerra. Se noi, a livello individuale, stabiliamo con gli altri dei rapporti basati sull’arroganza, sull’aggressività e sulla prepotenza sarà inevitabile, secondo la Legge di Analogia e Corrispondenza, che anche le relazioni fra gruppi e nazioni seguano questa impostazione.
L’uomo è il prodotto del suo pensiero, ciò che pensa diventa. Se vogliamo veramente portare la pace nella nostra vita – pace che è solo un effetto e non una causa – allora ci viene chiesto di essere coerenti con i nostri pensieri, che dovranno essere improntati all’equità, alla comprensione che nessuno è perfetto e alla volontà di creare quei giusti rapporti che garantiscano ad ognuno la libertà di pensiero e il rispetto dei suoi diritti fondamentali, tanto per cominciare ad incamminarci verso la Giustizia. Solo allora avremo una società il cui fondamento sarà la pace, e tutto questo ci avvicinerà un po’ di più all’Amore. Così potremo risorgere ad un nuovo modo di pensare e di conseguenza ad una nuova vita.
Nell’Alto dei Cieli è sempre una grande gioia quando un individuo, un gruppo o una nazione risorgono a nuova vita. Dovrebbe essere così anche in Terra! Allora la Pasqua avrà veramente svolto la sua funzione.
(Discorso redatto da Francesco Varetto nel 2003)



